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Uomo con demenza seduto su una panchina con sua moglie

Comunicato stampa del 3 marzo 2021

7 marzo 2021: la Giornata del malato 

Vivere appieno la propria vita

"Fragili ma forti”: è questo il motto della Giornata del malato di quest’anno. Un’affermazione che vale anche per le circa 144’300 persone in Svizzera affette da demenza. Con la pandemia la loro situazione personale e quella dei familiari è diventata molto difficile. Per rafforzare il loro grado di resilienza è perciò più importante che mai che possano contare sul sostegno di professionisti e sulle offerte di Alzheimer Svizzera e delle sezioni cantonali.

Nel corso della malattia le persone affette da Alzheimer o da un’altra forma di demenza sono confrontate con limitazioni via via più numerose. Poiché le cellule nervose del cervello muoiono, pian piano i ricordi svaniscono. I malati possono così non ricordare un appuntamento preso il giorno precedente oppure avere difficoltà a orientarsi nel tempo e nello spazio. Anche per le normali faccende quotidiane prima o poi finiscono per necessitare di aiuto. L’affievolirsi delle capacità li disorienta allo stesso modo di come disorienta i loro familiari. Durante la pandemia tutto si complica, poiché abitudini benefiche come le attività di gruppo, la frequentazione di offerte diurne o di un centro di cura non sono più possibili o lo sono solo in parte.

L’ambiente sociale come pilastro portante

Una malattia legata alla demenza influenza anche l’umore. Per i malati e il loro ambiente familiare è pertanto essenziale trovare il giusto equilibrio per sfruttare al meglio le risorse ancora presenti. In questo senso rappresentano un’importante fonte di energia vitale i contatti con persone che condividono un destino simile e lo scambio con il personale medico. 

Il rafforzamento della propria resilienza è una componente centrale di tutte le offerte di Alzheimer Svizzera e delle sue 21 sezioni cantonali: il Telefono Alzheimer nazionale così come i gruppi di dialogo o gli eventi sociali contribuiscono a rendere più consapevoli delle proprie risorse sia i malati che i familiari curanti. Conoscerle e saperle usare rafforza la stima di sé e permette di vivere appieno le giornate anche in presenza della malattia.

Maggiori informazioni:
Jacqueline Wettstein, direttrice Comunicazione
N. di tel. 058 058 80 41, cellulare 079 462 20 69
jacqueline.wettstein(at)alz.ch

Alzheimer Svizzera
Gurtengasse 3
3011 Berna
www.alz.ch

è un’associazione senza scopo di lucro con più di 10’000 membri e circa 130’000 sostenitori. L’organizzazione è rappresentata da un punto di contatto in ogni Cantone. Da oltre 30 anni sostiene con professionalità le persone affette da demenza, i loro familiari e il personale addetto alle cure e all’assistenza.

Buono a sapersi

«Demenza» ha spesso un’accezione negativa nel linguaggio colloquiale e viene erroneamente collegata alla pazzia. Il termine è tuttavia utilizzato dall’OMS nel suo sistema di classificazione delle malattie a scopo diagnostico e raggruppa diverse malattie cerebrali che si manifestano con sintomi simili (tra cui perdita della memoria e dell’orientamento). La malattia di Alzheimer è la forma di demenza più comune. Altre forme sono, per esempio, la demenza vascolare, la demenza frontotemporale e la demenza a corpi di Lewy. Come sinonimo di demenza viene utilizzata anche l’espressione «disturbi neurocognitivi».