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Uomo con demenza seduto su una panchina con sua moglie

Comunicato stampa del 18 settembre 2020

21 settembre 2020 – Giornata mondiale dell’Alzheimer 

Compensazioni per le cure e sgravio dei familiari  

In Svizzera sono più di 131 000 le persone affette da demenza. Per ogni persona che si ammala vi sono da uno a tre familiari che si assumono incarichi non pagati di cura e assi-stenza. Poiché per la demenza ancora non esiste una cura e poiché il numero di casi è in continua crescita a causa dell’evoluzione demografica, sono più che mai necessarie delle riforme: va per esempio abolito il supplemento legato alla demenza nelle case di cura e i familiari devono poter contare su un sostegno adeguato nella vita quotidiana, anche all’esterno delle istituzioni. 

Sulla base degli ultimi dati demografici dell'Ufficio federale di statistica per l'anno 2019, si stima che 131 300 persone in Svizzera siano attualmente affette dalla malattia di Alzhei-mer o da un'altra forma di demenza. Nel 2019 vi sono stati 31 200 nuovi casi. Il 73% di essi riguarda donne, fenomeno tra l’altro legato al fatto che esse solitamente vivono più a lungo degli uomini. Ma anche persone più giovani, ancora attive professionalmente, pos-sono ammalarsi di demenza: in Svizzera gli interessati dal problema in età lavorativa sono 7500. Per ognuno di loro vi sono da uno a tre familiari che si occupano della cura e dell’as-sistenza. La demenza continua a essere una malattia incurabile. Si stima che nel 2050 nel nostro paese ci saranno 315 600 persone affette da demenza. Alzheimer Svizzera ritiene che sia necessario cominciare ad agire subito. Affinché i pazienti e i loro familiari possano contare su una società attenta ai loro bisogni, Alzheimer Svizzera chiede la creazione dei giusti presupposti.  

  • Nessuno svantaggio finanziario per i pazienti affetti da demenza, che necessitano so-prattutto di cure e assistenza. Così come avviene per le prestazioni di cura, anche quelle di assistenza devono essere coperte dall’assicurazione obbligatoria medico-sani-taria, dal momento che la loro unica causa è rappresentata dalla malattia.
  • Riconoscimento del lavoro svolto dai familiari che si occupano dell’assistenza. Molti fa-miliari si prendono cura giornalmente delle persone malate svolgendo molti compiti che non vengono pagati. Così facendo sgravano il sistema sanitario svizzero per un totale di 5,5 miliardi di franchi. Non di rado questo carico di lavoro risulta eccessivo. Al momento le casse malati obbligatorie non stanno ancora mettendo a disposizione offerte pagate per la salute dei familiari. Continuano inoltre a scarseggiare possibilità di sostegno ai malati sotto forma, per esempio, di istituti diurni o notturni vicini al proprio domicilio.  

Per Alzheimer Svizzera un equo compenso per i servizi di assistenza, un forte sostegno ai familiari, una diagnosi precoce e personale medico sufficiente e ben addestrato sono elementi che non devono mancare in una società vicina ai bisogni dei malati di demenza.

Contatti:  

Jacqueline Wettstein, responsabile Comunicazione
tel. 058 058 80 41, cell 079 462 20 69
jacqueline.wettstein(at)alz.ch


Ulteriori informazioni:

Buono a sapersi

«Demenza» ha spesso un’accezione negativa nel linguaggio colloquiale e viene erroneamente collegata alla pazzia. Il termine è tuttavia utilizzato dall’OMS nel suo sistema di classificazione delle malattie a scopo diagnostico e raggruppa diverse malattie cerebrali che si manifestano con sintomi simili (tra cui perdita della memoria e dell’orientamento). La malattia di Alzheimer è la forma di demenza più comune. Altre forme sono, per esempio, la demenza vascolare, la demenza frontotemporale e la demenza a corpi di Lewy. Come sinonimo di demenza viene utilizzata anche l’espressione «disturbi neurocognitivi».