La guida comporta notevoli responsabilità. Quando le facoltà mentali diminuiscono con la vecchiaia, prima o poi sorge la domanda dell’idoneità alla guida. La questione è particolarmente impellente per le persone affette da demenza. La demenza influisce negativamente sull’attenzione, sulla percezione spaziale e sui tempi di reazione, che possono causare incidenti stradali.

Quando una persona affetta da demenza deve smettere di guidare?

Non esiste una risposta valida per tutti. Chiunque ha guidato per decenni ha interiorizzato molti automatismi. Le capacità di guida possono essere conservate per un po’ di tempo, ma l’uso corretto dell’auto non è sufficiente. Nel traffico stradale ci si trova sempre di fronte a situazioni inaspettate, in cui si deve agire rapidamente, automaticamente e in maniera adeguata. Questo diventa difficile quando, ad esempio, non ci si sente al sicuro negli ambienti sconosciuti, si diventa nervosi al volante o quando gli incidenti diventano più frequenti. In questo caso, si dovrebbe valutare la possibilità di consegnare volontariamente la patente di guida o di sostenere un esame attitudinale. La nostra sicurezza e quella degli altri utenti della strada devono avere la massima priorità.

Rinuncia volontaria alla patente

Verrà il momento in cui le persone affette da demenza dovranno rinunciare alla patente di guida. Prima si affronta la questione, più tempo si ha per prepararsi a vivere senza auto. Il modo più semplice è la rinuncia volontaria. L’esonero dev’essere firmato e inviato insieme alla patente di guida all’ufficio cantonale della circolazione stradale, che fornisce i moduli necessari, anche online. Una vita senza auto ha i suoi vantaggi: ad esempio, non è più necessario preoccuparsi di trovare un parcheggio o di pensare alla manutenzione dell’auto. Anche economicamente si risparmia. Un ergoterapeuta può fornire utili consigli sull’uso dei trasporti pubblici.

Negazione della malattia

Anche le persone affette da demenza spesso sopravvalutano le proprie capacità di guida. I parenti dovrebbero cercare di parlarne e di proporre alternative. Se il malato continua a negare la situazione, potete consultare un medico o l’ufficio della circolazione stradale, che possono ordinare una visita medica e, a seconda dei risultati, un esame di guida. In genere, le e i conducenti di età superiore ai 70 anni e, a partire dal 2019, oltre i 75 anni, devono sottoporsi a un esame medico ogni due anni in Svizzera.