Andreas M.* lavora come podologo nel Canton Svitto. Per le persone anziane e malate offre anche un servizio di pedicure a domicilio. Da tre anni anche Ruth E.* usufruisce di tale offerta e ogni due mesi si fa fare il trattamento a casa. Fra i due si è instaurato un rapporto di fiducia. Non di rado Ruth E. approfitta del momento di pedicure per raccontare al podologo cose private. 

Il manifestarsi dei primi problemi di memoria non sembra compromettere particolarmente la vita di Ruth E. Ma da quando ha 80 anni, Andreas M. è sempre più preoccupato per lei. Si è accorto che a volte si comporta in modo strano e gli racconta sempre le stesse cose durante la pedicure, ciò che prima non faceva mai. Ruth E. fa anche sempre più fatica a ricordare certi particolari e spesso non le vengono le parole giuste. Andreas M. si è anche accorto che ha difficoltà nel gestire il denaro.  

Siccome Ruth E. non ha praticamente altri contatti sociali, Andreas M. si chiede se non sia suo dovere informare un’altra persona o l’autorità competente. Ruth E. però non vuole e insiste nel dire che se la cava benissimo da sola. Per questo Andreas M. vi ha finora rinunciato.

Come giudica il nostro esperto legale la situazione di Ruth E. e Andreas M.?
Se Ruth E. ha difficoltà nel gestire le questioni ammini­strative e finanziarie, probabilmente prima o poi potrebbe avere dei problemi con le autorità o terzi, perché ad es. potrebbe essere soggetta a un procedimento di esecuzione per il mancato pagamento di una fattura. Senza un’adeguata assistenza potrebbe anche succedere che non possa più provvedere a se stessa. 

Poiché Andreas M. è regolarmente in contatto con Ruth E., è in grado di valutare bene le sue esigenze. Secondo l’art. 443 cpv. 1 del Codice civile quando una persona pare bisognosa d’aiuto, chiunque (familiari, parenti, vicini di casa) può avvisare l’autorità di protezione degli adulti. Sono fatte salve le disposizioni sul segreto professionale.L’autorità esamina il caso e decide in merito alla necessità di adottare un provvedimento. Se la persona in questione non ha sufficiente appoggio a livello privato e non ha incaricato nessuno di occuparsi delle sue que­stioni nell’ambito di un mandato precauzionale, l’autorità istituisce normalmente una curatela. 

Andreas M. può interpellare l’autorità di protezione degli adulti, ma non è obbligato a farlo. A differenza di ciò, in determinate circostanze sono soggette all’obbligo di avviso le persone che esercitano una funzione ufficiale (dipendenti Spitex, funzionari comunali o di polizia). Oltre agli obblighi previsti dalla legge federale, i cantoni possono prevedere ulteriori obblighi di avviso. 

Chiunque si occupi frequentemente di persone vulnerabili dovrebbe informarsi quanto prima su questo argomento, in modo da poter offrire tempestivamente il proprio aiuto se necessario. Prima di interpellare l’autorità competente, Andreas M. deve ad esempio analizzare accuratamente la situazione, parlando con la stessa Ruth E. di una possibile soluzione, in quanto un avviso può essere anche controproducente. Tuttavia, se l’avviso avviene al momento giusto, ad esempio se non si può escludere in altro modo un rischio per la persona in questione, esso permette all’autorità di avviare in modo rapido ed efficiente eventuali misure di protezione. Quando una persona ha bisogno di aiuto e vive da sola come Ruth E., non si dovrebbe esitare troppo a lungo. 
 

* Nomi cambiati